domenica 12 maggio 2013





Che Civitavecchia sia una città anomala, oramai è un dato di fatto, ed è così tanto anomala da:
  • avere un Sindaco che non vuole che si brucino rifiuti negli opifici del territorio così tanto da emettere un ordinanza temporanea;
  • avere dei consiglieri, parti politiche e un comitato ambientalisti che non vogliono che si brucino i rifiuti, o meglio, il CSS e che promuovono una mozione da far approvare nei consigli comunali del comprensorio;
  • avere un coordinamento dei movimenti ambientalisti che non vuole che si brucino i rifiuti, da intendersi il CSS e tutti quei materiali furbescamente declassificati per non sembrare rifiuti e, per questo, chiede al Sindaco di usare i poteri del Regio Decreto;
  • avere una parlamentare ed un consigliere regionale che non vogliono bruciare né rifiuti, né CSS, e né altro e per questo presentano due interrogazioni, una al Parlamento Italiano e l’altra al Consiglio Regionale di Roma;
  • avere, se poi non bastasse, anche un esponente di un piccolo partito politico che non vuole che si bruci nulla, il quale lancia l’allarme sul permanere del rischio di combustioni dei rifiuti o CSS o altro a TVN;
  • avere un opposizione in consiglio comunale che.. ah no, questa non ce l’abbiamo.
Ebbene, nonostante tutto questo, i Civitavecchiesi vengono a sapere che nella riunione di mercoledì scorso, tenuta dal commissario straordinario per i rifiuti della Provincia di Roma, non è emersa, in alcun modo, la contrarietà del Comune di Civitavecchia riguardo la prospettiva che i rifiuti romani vengano bruciati anche nelle nostre centrali termoelettriche.
Se a Civitavecchia si fosse veramente tutti contrari e se si volesse manifestare la concreta e reale volontà di “NON VOLERE” un ulteriore carico inquinante sul nostro territorio, allora, perché non si riesce a fare una azione concertata?
Perché non si riesce a produrre un “documento” efficace portandolo a conoscenza di chi dovrà decidere?
Perché non c’è informazione istituzionale verso la popolazione sui rischi che il territorio correrebbe se la soluzione paventata per lo smaltimento dei rifiuti dovesse essere “spinta” dall’alto?
Senza la contrapposizione di tutte le forze parlamentari, regionali, comunali, di tutti i comitati ambientalista e con il Sindaco in testa, quale forza potrà mai avere un’ordinanza che resta di per sé un semplice pezzo di carta?
Vuoi vedere che, ancora una volta, Civitavecchia e i civitavecchiesi si ritroveranno, per di più a loro insaputa, a dover combattere un nuovo mostro?

Civitavecchia, Bella Città d’Incanto
12 maggio 2013


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